Warning: call_user_func_array() expects parameter 1 to be a valid callback, class '' not found in /web/htdocs/www.ulmscuola.it/home/wp-includes/class-wp-hook.php on line 303 Archivio | ULMSCUOLA
Il 29 giugno sono stati resi pubblici gli esiti della mobilità per l’a.s. 2020/21 per tutti gli ordini di scuola; come prevedevamo ancora 30.000 docenti circa non hanno ottenuto il trasferimento ambito e non potranno ricongiungersi ai propri familiari, dopo anni trascorsi al nord. Il MIUR continua a riproporre regole obsolete e illegittime, puntualmente sanzionate dai giudici ma continua a non riconoscere nell’ambito dei trasferimenti interprovinciali il diritto:
alla precedenza per assistenza a un parente L. 104;
alla mobilità sul 100% delle disponibilità;
al punteggio dei servizi nelle scuola paritarie.
Non è il momento di demordere ma di passare al contrattacco. Se non sei stato soddisfatto nella tua domanda di mobilità, il nostro Ufficio Legale è pronto a sostenerti nel rivendicare il diritto leso. I nostri legali mettono a disposizione la loro indiscussa professionalità patrocinando tutti i ricorsi mobilità a soli € 350 (escluso il C.U. se dovuto a carico del ricorrente).
Fin dalla fondazione del nostro sindacato, abbiamo sostenuto la battaglia dei Fuori Sede, docenti bloccati in province diverse da quelle della propria residenza, la maggior parte nel nord Italia.
Ogni governo interpellato da ULMScuola non ha mai voluto affrontare il problema tanto è che nessun CCNI mobilità ha previsto una quota straordinaria per consentire a questi docenti (ad oggi si stimano in circa 25.000) il ricongiungimento con i propri familiari.
Né tantomeno le OO.SS. rappresentative che siedono al tavolo delle trattative hanno mai battuto i pugni per tutelare i docenti Fuori Sede.
Il decreto sulla scuola che disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado è da oggi Legge della Repubblica, avendo ricevuta l’approvazione definitiva dalla Camera dei Deputati. Il testo definitivo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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